Salvatore LaisaSalvatore Laisa

The Vanishing of Ethan Carter

Tags: gamingrecensione

Tempo di lettura: 3 minuti

Giocato su: PC - Asus RoGNvidia Shield TV

ATTENZIONE! Questo post ha qualche anno sulle spalle, quindi è molto probabile che il contesto degli argomenti trattati non sia più attuale. Controlla la data di pubblicazione prima di continuare a leggere 🙂

La copertina del gioco La copertina del gioco

Questo lo inserisco nella lista "giochi sviluppati da non-so-chi che compri quasi a caso perché sono in offertissima su Steam ma che si rivelano essere delle bombe".

L'ho appunto comprato per caso e devo dire, ora che l'ho terminato, che è stato un ottimo acquisto e una bella storia in cui immergersi per un'intera serata.

Disclaimer importantissimo: è un gioco molto breve, stimato a circa 4 ore di gameplay che possono aumentare se siete degli esploratori o volete godervi il paesaggio.

Di che si tratta

E' un gioco in prima persona, senza UI (quindi immersivo abbomba) in cui vestiamo i panni di un detective con delle piccole doti soprannaturali (indovinate un po... vede cose e sente le voci 🤣) alla ricerca di un ragazzetto scomparso da cui ha ricevuto una lettera, il "titolare" Ethan Carter.

Dopo pochi secondi dall'avvio di una nuova partita, i creatori del gioco ti mettono subito in guardia avvisandoti che il gioco è una storia che non ti prenderà per mano. Potevano avvisarti prima di comprare il gioco, ma pazienza 😎.

Ci si ritrova dunque proiettati in una vasta e bellissima ambientazione montanara/boscaiola americana senza nessunissimo indizio su come iniziare a cercare Ethan...

Artisticamente parlando

L'area in cui ci troviamo è quasi interamente esplorabile e per nostra (s)fortuna non esistono mezzi di trasporto quindi possiamo goderci il panorama mentre il nostro alter-ego si farà delle lunghe corse su e giu per i boschi.

Battute a parte, la mancanza di una UI onnipresente a schermo, l'impossibilità di prendere scorciatoie o velocizzare gli spostamenti e l'Unreal Engine 4 su cui è basato il gioco ci permettono di apprezzare il dettaglio e il realismo dell'ambientazione che è un fattore fondamentale di questa esperienza:

Sopra: uno screenshot scattato dal mio PC, sotto: una delle immagini promozionali

Anche lato audio non ci sono delusioni, le musiche non sono particolarmente memorabili ma si fondono bene con l'ambiente e la storia e il raro voiceover del protagonista secondo me è ben interpretato, suona molto come il classico detective introverso del 1940 🤓.

La storia inizia a essere comprensibile verso metà del gioco, quando praticamente si iniziano a mettere insieme i primi pezzi in un ordine sensato, è ovviamente una trama abbasatanza cupa ma mai angosciante e banale. Qualche tocco Lovecraftiano qua e la ma personalmente l'ho trovata molto simile alle belle storie delle primissime stagioni di X-Files.

Gameplay

Il "non prenderti per mano" di cui vieni avvisato all'inizio del gioco può essere un'arma a doppio taglio.

Non nascondo che dopo un paio di ore girovagando e raccogliendo indizi mi sono sentito un po bloccato e sono andato a leggermi una guida. Ma fortunatamente una volta sbloccata la situazione ho capito qual'era il pattern per ricostruire gli eventi e sono riuscito a proseguire fino alla fine senza bisogno di altre sbirciate in giro.

In conclusione

Sarà l'età che avanza ma sto apprezzando storie (indipendentemente dal media) che siano in grado di intrattenerti anche per un numero limitato di ore, con un'atmosfera immersiva e un inizio e una fine ben precisi.

Quindi se la pensate come me e vi trovaste nella situazione di avere una mezza giornata abbondante libera e questo titolo a prezzo scontato, non indugiate!


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