Salvatore LaisaSalvatore Laisa

Un decennio con Spotify

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Il prompt Midjourney per generare questa immagine è stato: "person listening to music with earphones, green ambient light --ar 16:9 --v 5.2" Il prompt Midjourney per generare questa immagine è stato: "person listening to music with earphones, green ambient light --ar 16:9 --v 5.2"

Con il 2023 che giunge alla conclusione, ho realizzato che sono passati 10 anni dall'arrivo di Spotify in Italia (se non mi ricordo male era ottobre del 2013), e come mia abitudine mi sono fermato un attimo a pensarci su e riguardare indietro.

La seconda rivoluzione della musica digitale

Se riguardiamo la storia della musica da quando esistono i formati digitali possiamo attribuire senza ombra di dubbio la prima vera rivoluzione nel settore al binomio iPod/iTunes, dopo i primi anni di far west (o meglio, pirateria senza controllo) con gli .mp3.

Ma se Apple ha vinto l'era 2000-2010 della musica digitale, Spotify è sicuramente il vincitore del decennio 2010-2020 creando lo standard di fatto dei servizi in abbonamento per la musica "illimitata".

La prima rivoluzione (o meglio, introduzione) della musica digitale ci ha permesso di portare con noi molta più musica rispetto ai formati fisici (le famose "1000 canzoni sempre con te" del primo iPod), di accederci più facilmente e sopratutto di poter "muovere" la musica tra più dispositivi: da PC ai lettori portatili, ai primi smartphone, alle autoradio.

Gli unici difetti di questa realtà della musica digitale erano:

  • pochi device erano in grado di ospitare tutta la nostra libreria, e di conseguenza
  • i subset di libreria musicale sparsi tra i device spesso non erano "allineati" (album o canzoni che magari avevi sul telefono non erano gli stessi che avevi su una chiavetta USB)

il passaggio da quella che potremmo chiamare "era MP3" all'era dello streaming musicale introdotta da Spotify ha sia risolto i due punti sopra che portato all'ennesima potenza i pro dell'era precedente: ora abbiamo accesso costante a una libreria quasi illimitata su ogni device.

Ti viene in mente una canzone che non senti da anni mentre sei in metropoltana?

20 secondi di ricerca e la stai ascoltando...

Hai un cambio di mood repentino e vuoi passare da un album metal a una playlist folk?

non hai bisogno di cercare tra CD o chiavette USB o collegare device al PC per spostare le canzoni...

Sei stufo di ascoltare la solita roba e vuoi qualcosa di nuovo?

basta far partire una delle dozzina di migliaia di playlist dedicate a contesti specifici o far partire i suggerimenti automatici...

La musica "social"

Poi ovviamente un servizio nato durante il boom dei social network non poteva non includere qualche aspetto social che ha contribuito a renderlo popolare, sopratutto le playlist collaborative e le funzionalità di condivisione (condividere musica prima dello streaming non era proprio immediato...).

Breve recap

10 anni nel mondo della tecnologia equivalgono a un'era geologica, ecco perché preferisco condensare nella timeline qui sotto i pochi momenti che sono stati significativi per me in questa decade di Spotify:

  • (ottobre) 2013 - Spotify apre il servizio in Italia
  • (fine) 2013 - Arrivano gli album
  • 2015 - i Beatles su Spotify
  • 2016 - ho inziato a salvarmi ogni playlist Wrapped
  • 2018 - passaggio ad account Family
  • 2022 - il Daily Drive
  • 2023 - demo del "DJ personale" generato con AI (arriverà per davvero?)

di un paio di questi "eventi" ho anche scritto dei post.

E Apple Music?

Ci ho provato, sarà che ormai sono troppo abituato ai servizi e UX di Spotify, ma proprio non mi ci sono trovato...


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