Salvatore LaisaSalvatore Laisa

[CHIUSO] Google Stadia: inizia l'era del cloud gaming?

Tags: gaminggooglecloud

Tempo di lettura: 5 minuti

ATTENZIONE! Questo post ha qualche anno sulle spalle, quindi è molto probabile che il contesto degli argomenti trattati non sia più attuale. Controlla la data di pubblicazione prima di continuare a leggere 🙂

Il logo di Google Stadia. Il logo di Google Stadia.

Aggiornamento di Novembre 2022: come troppo spesso accade nel mondo dei prodotti Google, è stata recentemente annunciata la chiusura di Stadia a partire da Gennaio 2023. Tutte le cose che si dovevano dire sono già state dette, c'è dell'ironia nel vedere che questo post è stato scritto successivamente a quello sulla chiusura di Google+. E mentre si aggiunge ancora una volta una lapide nel cimitero virtuale di Google, posso rileggermi con una prospettiva diversa questo mio post di allora sapendo che essere un early-adopter è una rischiosa vita di mix tra gioie e dolori 🤓.


Quando è stato annunciato a inizio primavera, si fece sentire come un fulmine a ciel sereno: non solo Google entra nel mondo del gaming, ma lo fa introducendo una delle prime piattaforme di cloud gaming alle masse, Stadia.

Io da bravo early adopter mi sono prenotato subito una Premiere Edition che ho ricevuto a Novembre dopo un paio di giorni dal lancio ufficiale della piattaforma. Ma il mio obiettivo è, ora che sono a casa dei miei per i giorni di Natale, sfruttare questo periodo per capire se potrebbe essere realmente un'alternativa alle console.

Cos'è il cloud gaming

Il concetto è abbastanza semplice, anziché avere una console o un PC potente che processa il gioco, questo processo viene fatto su un server che invia la grafica elaborata verso un client (come fosse un video di YouTube o Netflix) e ogni comando dato con il gamepad viene inviato verso il suddetto server per generare le nuove immagini.

Il lato positivo è che puoi giocare a titoli graficamente impegnativi anche con un PC portatile da 300 euro, dato che deve solo elaborare lo stream del video, il negativo è che si è toltamente dipendenti da una buona connessione a Internet.

Uno screenshot di Tomb Raider: Definitive Edition che ho catturato su Stadia. Uno screenshot di Tomb Raider: Definitive Edition che ho catturato su Stadia.

Non i primi

Tanti si sono dimenticati, ma in realtà una soluzione molto simile venne presentata 10 anni fa con un prodotto di nome OnLive.

Una video recensione di OnLive del 2011

Esiste il settore?

Per quanto sia piccolo e di nicchia esiste un settore di cloud gaming e sembra un trend destinato a crescere.

  • Nvidia GeForce Now da alcuni anni permettere di giocare in cloud ad alcuni titoli appoggiandosi alle proprie librerie Steam
  • Microsoft sta lavorando a un tale progetto xCloud che permette di giocare in cloude con delle Xbox remote
  • PS Now di Playstation fa più o meno lo stesso ma usando hardare Playstation (ovviamente)

Per ora c'è da dire che a parte GeForce Now che può contare sulla Nvidia Shield TV (anche se la UX da li è abbastanza pessima), le altre soluzioni sono buone finché si usano da PC ma al contrario di Stadia non hanno qualche dongle come il Chromecast che ti permette di utilizzarle sulla TV.

Ma come se la cava?

Tecnicamente devo dire che ho avuto pochi momenti di lag ingiocabile per il resto devo dire che ha retto molto bene, rispetto ad altre soluzioni il fatto che il controller di Stadia si collega direttamente a internet senza passare dal PC aiuta a ridurre la latenza.

L'ho provato esclusivamente usando il WiFi a casa mia e dei miei, rispettivamente a Milano città e provincia, con ping tra 2-10ms e una banda media di 90mbps.

Ammetto che è uno scenario abbastanza favorevole ma non stiamo neanche parlando di una cosa rara oggigiorno.

I lati negativi

  • Libreria separata: nonostante le versioni dei giochi su Stadia siano tendenzialmente quelle per PC, Stadia si considera una nuova piattaforma e di fatto non puoi utilizzare giochi che già possiedi se non acquistandoli nuovamente. Non servono altri commenti per questo.
  • La cross-progression è in mano ai singoli sviluppatori: tornando al punto di prima, tu magari il gioco ce l'hai già, l'hai anche ricomprato o te lo sei trovato incluso nell'abbonamento, ma a parte pochissimi (tipo Destiny 2) dovrai ricominciare il gioco dallo zero assoluto.
  • Prezzi alti: mediamente un gioco tripla A appena uscito costa circa 10 euro in più su Stadia rispetto a Steam.
  • Il controller è molto plasticoso al tatto: certo anche gli altri controller sono (per lo più) di plastica, ma quello di Stadia una volta in mano da l'impressione di essere qualche imitazione low-cost.
  • Le feature più interessanti che erano state presentate sono ancora assenti: si era parlato di poter di joinare partite partendo dal link di un live stream, di salvare screenshot che fossero in realtà "stati" dal quale riprendere una partita e altre cose carine che per ora ancora non si vedono e non c'è una data stimata di arrivo.

IMHO

Essendo molto vasto, Final Fantasy XV secondo me si presta molto bene a essere giocato via cloud, così da permetterti di sfruttare ogni occasione buona per andare un pochino avanti. Essendo molto vasto, Final Fantasy XV secondo me si presta molto bene a essere giocato via cloud, così da permetterti di sfruttare ogni occasione buona per andare un pochino avanti.

Non è un cattivo prodotto ma i lati negativi per me gli impediscono di essere un qualcosa che andrà a sostituire in maniera assoluta una console in casa. Ma dato che ha un tier gratuito (puoi usare i giochi acquistati su Stadia senza dover pagare un abbonamento) e lo si può usare anche via browser può aver senso prenderci qualche gioco ogni tanto, tipo delle avventure, per godersi la comodità di poter giocare in diverse circostanze senza doversi portare in giro una console o un PC da gaming.


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