Salvatore LaisaSalvatore Laisa

Addio Facebook...

Tags: socialfacebookprivacy

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Foto di Thought Catalog su Unsplash Foto di Thought Catalog su Unsplash

Ma quindi, perché l'hai fatto?

Non l'ho fatto per un singolo motivo preciso, diciamo che è più una raccolta di "sintomi" che una volta ponderati mi hanno fatto capire che tanto valeva compiere questo passo, li elenco brevemente:

  • in 10 anni di account, i primi 5 sono stato abbastanza attivo, i restanti 5 invece più di qualche lettura di post o foto o like qua e la non ho praticamente fatto nulla, quindi di per se il mio profilo era già "fermo".
  • nessuna novità significativa è stata introdotta negli ultimi anni.
  • mediamente girano più condivisioni di altre fonti, persone o pagine, che contenuti genuini degli utenti.
  • diverse fake news, poche azioni concrete da parte di FB per contrastare il fenomeno.
  • nel 2018 hanno avuto seri problemi di sicurezza (e non mi riferisco al caso di Cambridge Analytica) e anche qui, poche azioni per provare a rimediare.
  • anche i miei contatti più stretti utilizzano sempre meno FB e nel quotidiano comunichiamo tramite client di messaggistica tipo Telegram/Whatsapp.
  • i contatti meno stretti di cui comunque mi frega qualcosa utilizzano più attivamente Instagram di FB.
  • le notizie le leggo da Twitter o dai giornali/blog stessi.
  • Messenger tendezialmente mi piace anche, ma dato lo scarsissimo utilizzo degli ultimi anni preferisco non installarlo, e purtroppo l'app di FB senza Messenger non ti consente di leggere eventuali messaggi ricevuti (i più delle volte di persone che ti stanno girando il contatto Whatsapp...).
  • l'incapacità in tutti questi anni di gestire i "troppi" amici e la quantità di posts nel news feed. Superati i 200-300 contatti (ne avevo tipo 700) tutto quello che postano gran parte dei tuoi amici diventa talmente effimero che è quasi come se non fosse stato pubblicato. E vale ovviamente anche per i tuoi post.
  • l'abbandono dell'utilizzo di album e pubblicazione delle foto su FB (leggi qui sotto per la spiega). Belle le Stories eh... ma finora le ho pubblicate solamente come integrazione con Instagram.

Facebook e la rapida ascesa della phoneography

Facebook è diventato pubblico nel 2006 e ha raggiunto la massa critica nel periodo tra il 2008 e il 2010. Ha avuto il vantaggio di essere nato e cresciuto con la fotografia digitale come trend ormai consolidato, tante persone tra cui me stesso lo hanno usato i primi anni come backup cloud (gratuito) delle proprie foto, caricando nel tempo centinagia di megabytes, se non gigabytes di foto, a volte trovandosi quasi in situazioni in cui una persona aveva più foto su Facebook che in locale sul proprio PC.

Poi nel 2010 è uscito l'iPhone 4 che ha drasticamente cambiato l'utilizzo della fotocamera degli smartphone, e negli anni successivi sia i nuovi iPhone che le controparti Android hanno continuato questo trend distruggendo quello che era il mercato delle macchine fotografiche digitali compatte. Intorno al 2012 i primi fornitori di spazio cloud per il mercato consumer quali Dropbox e Google (ai tempi con Google+ e poi staccando questa funzionalità in Google Photos) hanno colto il cambio di paradigma e il fenomeno in crescita della phoneography e introdussero la funzionalità di backup automatico. La combinazione di questi due trend in crescita (la phoneography e i servizi cloud) ha portato incosciamente le persone a smettere di caricare valangate di foto su Facebook, dato che la copia di backup delle foto ormai scattate esclusivamente tramite smartphones è gestita da fornitori di servizi oggi integrati con i device stessi (vedi Apple e Google) diventa sufficiente caricare giusto le foto più significative da condividere in pubblico.

E oggi se voglio "solo" condividere delle foto con conoscenti o con il mondo esterno è molto più probabile che questo avvenga su Whatsapp o Instagram che su Facebook, portando il re dei social network ad aver perso il treno della condivisione di foto e video genuini da parte dei propri utenti, diventando per me ancora più inutile.

Ma se chiudi il profilo FB poi come fai a...

  • ...comunicare con gli amici? Telegram, Whatsapp e simili.
  • ...loggarmi velocemente su altri servizi tipo Spotify? Uso un password manager.
  • ...pubblicare tue foto stilose e guardare quelle di conoscenti? Instagram.
  • ...seguire le pagine divertenti tipo "i gatti conquisteranno il mondo"? Hanno account anche su Instagram e condividono tendenzialmente gli stessi post.
  • ...rivedere i post pubblicati in passato? Nostalgia canaglia! Ma per fortuna ci sono Timehop e i backup di Facebook stesso!
  • ...restare informato da diverse fonti? Twitter, che ormai è diventato un feed reader...
  • ...sapere i compleanni di tutti i tuoi amici? Ecco... qui ci sto lavorando... devo un po aggiornare a manina la mia rubrica.
  • ...far notare a chi pubblica con sdegno notizie da "lercio.it" che è una notizia di "lercio.it"? Mi mancherà!

Quindi consiglieresti a tutti di cancellare il proprio account FB?

Tendenzialmente no, anche se è abbastanza chiaro che Facebook sta affrontando un momento di inversione di marcia, ma non siamo ancora a livelli di un sensazionale esodo (o almeno credo...).

Consiglio però di provare a disattivare il proprio account Facebook per passare qualche giorno di "disintossicamento" e consideraare gli impatti di questa scelta. Disattivando l'account questo diventa semplicemente invisibile per i tuoi contatti e permette in qualunque momento di cambiare idea.

Ricordiamoci comunque che Facebook come prodotto potrebbe anche stupirci con un decadimento rapidissimo nel giro di un paio di anni ma, a meno di eventi completamente imprevedibili, i due principali prodotti che lo stanno cannibalizzando (Whatsapp e Instagram) fanno parte della stessa società, rendendo Facebook come piattaforma qualcosa che difficilmente si staccherà del tutto dalle nostre vite.


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